Saluto per inizio anno 2023-2024

Dopo la pausa estiva finalmente iniziamo, con energia e tanta voglia di stare insieme, il nuovo anno di attività che ci accompagnerà fino a luglio prossimo.
Come ogni inizio viviamo questo momento con emozione per la possibilità di incontrare persone a cui siamo affezionati e persone nuove con cui condividere un percorso in cui sentirci meno fragili, meno soli e più determinati, forti e coraggiosi.
Dopo “Essere protagonisti della propria vita”, con la centralità della persona e non della malattia, e “L’Arte della Resilienza”, con la possibilità di ricongiungere i cocci della propria vita spezzata per creare una nuova bellezza, proponiamo, per l’anno appena iniziato, un tema in continuità con tale percorso “Le Buone relazioni per non sentirsi soli”.
LRM (La Rete Magica) è un ecosistema di sentimenti, emozioni e valori, proprio come tutti gli esseri viventi, persone, piante, animali ed altri organismi, che dipendono dall’ambiente in cui vivono e dalle relazioni che stabiliscono fra loro. Siamo un ecosistema in cui coesistono persone e relazioni ed in cui le relazioni contano più dei singoli ruoli. Siamo tutti collegati come una collana, in una alleanza e continuità affettiva. Se si rompe un anello tutta la collana si spezza. Insieme cerchiamo il miglior benessere e la migliore qualità di vita possibile.
Da quest’anno e per quelli successivi ad ogni tema annuale saranno legati dei valori, uno per ogni ciclo, che comporranno nel tempo il nostro albero dei valori. Un grande albero, con radici profonde, con rami e foglie accoglienti che custodiscono, proteggono, elargiscono benessere ed energia positiva. E tutti noi potremo riconoscerci, come avatar, negli esseri e/o organismi viventi a nostra scelta, di quello che possiamo immaginare come un bosco magico.
Costruiamo insieme l’albero dei valori nel bosco magico, che siamo noi tutti della grande Famiglia della LRM.
LE BUONE RELAZIONI PER NON SENTIRSI SOLI
Oltre lo stigma e le parole che escludono– Quando la malattia inizia a far parte della nostra vita un uragano ci investe frantumando le nostre certezze ed abitudini. Tendiamo spesso ad isolarci, chiuderci e nasconderci. E’ una maniera per cercare istintivamente di proteggerci, diminuir il dolore. Non aiutano certo le parole che caratterizzano e definiscono la malattia in ambito sociale e che producono ulteriore stigma ed emarginazione. Pensiamo alla parola “morbo”, che richiama un contagio, un’epidemia, una diffusione facile e veloce, oppure “demenza” , che richiama l’essere squilibrati, folli o pazzi. Le parole contano, definiscono, sono potenti e molto concrete nello spiegare effetti e conseguenze! Per superare lo stigma e le parole che escludono abbiamo bisogno di incontrare gli altri e vivere l’esperienza delle relazioni. E questo è la sostanza della nostra Rete Magica. Se lo stigma è il deserto, un nostro partecipante ai corsi ha scritto: “La Rete magica è un’oasi dove si riprendono forze, acqua e cibo”. Dopo si può riprendere il viaggio ed il deserto sarà diverso.
INCONTRI
Ognuno di noi vive in uno spazio vitale, in un territorio interiore più o men conosciuto, con confini delimitati, segnati con matita grossa, dove ci sentiamo al sicuro, riparati e ben difesi. Alcuni costruiscono castelli con ponte levatoio e torri merlate altri non recintano nemmeno lo spazio. Tutti abbiamo una linea emozionale, psicologica e spirituale. Una soglia che fa da confine fra il noto l’ignoto. Quando si presenta la malattia diventa ancor più difficile e complicato decidere di muoversi di fare un passo per andare oltre noi stessi. Osserviamo con attenzione l’universo che ci circonda, attiviamo i nostri pregiudizi costruiti con abilit nel tempo, accendiamo i sensori dei nostri istinti. Le emozioni sono pronte a indicarci la strada oppure valutiamo e soppesiamo con bilance di precisione. Dobbiamo però trovare la forza per muovere il nostro corpo, fare il primo passo e quelli successivi. Trovare il coraggio di uscire da noi stessi. Solo così l’incontro con l’altro e con l’universo che ci circonda, renderà possibile gestire la malattia ed avere una migliore qualità di vita.
RELAZIONI
Il nostro cammino di vita, reale ed immaginario, è un insieme di incontri con esseri umani, con esseri viventi, con la natura con il creato, con Dio. L’incontro con l’alterità, il di fuori di noi, il nuovo, il diverso, il non conosciuto, rende possibile guardarci allo specchio. Lo specchio “incontro con l’alterità”, dove abbiamo la possibilità di vederci con uno sguardo profondo ed emozionante. Nella relazione permettiamo inoltre all’altro di entrare un po’ dentro di noi. Come il seme ha bisogno di essere accolto ed abbracciato dalla terra così noi dovremmo trovare il coraggio per amare ed essere amati, prenderci cura della relazione. Annaffiare, dare luce ed ambiente emozionale. Nella relazione accadono eventi straordinari, tipo gli orklux di potteriana memoria. Nelle esperienze comuni che divengono storie, nel vissuto condiviso, nei momenti speciali ed unici, parte dell’essere dell’altro rimane in noi per sempre. Una parte della sua anima è dentro di noi, custodita in noi. La sua anima vive in noi e viceversa. Come il seme e la terra. Come nella Rete Magica dove ci curiamo a vicenda ed in qualche modo ci apparteniamo a vicenda.
Siamo esseri sociali – E’ importante uscire ed aprirsi al mondo – Per incontrare con buone relazioni – Per stringere legami – Per dare e ricevere cura – Sostenuti e accompagnati dai valori per una vita di qualità.
ALBERO DEI VALORI
Iniziamo la costruzione del nostro albero dei valori per il 1° Ciclo con il RISPETTO. (per il 2° Ciclo sarà la PAZIENZA  per il 3° Ciclo la FIDUCIA)
RISPETTO
E’ il tronco dell’albero dei valori da dove si sviluppano tutti i rami. A volte le parole più semplici sono le più difficili da definire. Sembrano così chiare , le usiamo tante volte e le capiamo così bene che …. ci risulta assai difficile riassumere il loro contenuto in termini concisi. Invece di cercare una definizione sul dizionario, seguiamo un’altra strada. Il termine rispetto deriva da una parola latina che significa “guardarsi intorno”. Possiamo perciò affermare che chi rispetta si guarda intorno e chi non rispetta non lo fa.
Facciamo un esempio: immaginiamo di essere in cima ad un monte, isolati, contemplando da lontano la vista del cielo e della natura oppure essere in un vagone del treno pieno di passeggeri che leggono, parlano e/o osservano i paesaggio in movimento. Ora, se sulla cima deserta del monte accendo il mio lettore Cd o lo smartphone al massimo volume, non mancherò di rispetto a nessuno; se, al contrario, faccio la stessa cosa nel vagone del treno, darò un grande fastidio agli altri viaggiatori.
Rispettare è agire sapendo che non sono solo.
Tutti noi della Grande Famiglia della Rete Magica, i nostri meravigliosi e preziosi Volontari e Docenti, vi abbracciamo forte uno ad uno, e non vediamo l’ora di poter trascorrere con voi momenti sereni e con il sorriso, dandoci la mano reciprocamente con tanto affetto.
Forlì e Meldola, 20 ottobre 2023                  Maris, Volontario e presidente LRM